Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Patologie autoimmuni e polmonite interstiziale: la definizione di una nuova sindrome da parte ricercatori modenesi e statunitensi aprirà nuovi scenari per la sua prevenzione e cura

Uno studio e un editoriale su riviste importanti

La descrizione di una nuova sindrome che pone in relazione reperti tipici delle patologie autoimmuni e la polmonite interstiziale – denominata “interstitial pneumonia with autoimmune features (IPAF)” è stata oggetto di uno studio condotto dal Policlinico di Modena attraverso il Centro Ospedaliero-Universitario per le Malattie Rare del Polmone (MaRP) e la Struttura Complessa di Reumatologia. Lo studio portato avanti dal dott. Fabrizio Luppi e dal Prof. Clodoveo Ferri, con la collaborazione delle dott.sse Stefania Cerri, Andreina Manfredi, Dilia Giuggioli ed i dott. Marco Sebastiani e Michele Colaci, è stato recentemente pubblicato sul numero di Gennaio di quest’anno della rivista Autoimmunity Review.Anche in virtù dell’interesse per lo studio modenese, il dottor Luppi è stato chiamato a firmare – assieme al professor Athol Wells - Direttore della “Interstitial Lung Disease Unit” del Royal Brompton Hospital di Londra – un editoriale sul numero di giugno della prestigiosa rivista European Respiratory Journal, che ha ospitato un nuovo studio sull’argomento condotto da ricercatori statunitensi.
Il titolo dell’editoriale‘Interstitial pneumonitis with autoimmune features (IPAF): a work in progress’ riassume lo stato dell’arte sula ricerca relativa a questa condizione– spiega il dottor Fabrizio Luppilo studio condotto al Policlinico nei mesi scorsi ha dimostrato come tale sindrome sia frequente e richieda un approccio multidisciplinare (pneumologi/reumatologi) per una corretta definizione diagnostica. Inoltre, lo studio oggetto dell’editoriale dimostra come l’IPAF si caratterizzi per un andamento progressivo con una prognosi solo marginalmente migliore rispetto a quella della fibrosi polmonare idiopatica, che è una malattia polmonare con una prognosi simile a quella del cancro del polmone. Stiamo muovendo i primi passi nella definizione di un quadro clinico specifico che, in prospettiva, consentirà di impostare protocolli diagnostici condivisi, che sono il primo gradino di un lungo percorso: le patologie autoimmuni sistemiche, infatti, necessitano sempre di un approccio multidisciplinare e non hanno schemi diagnostici univoci.”
L’IPAF– spiega il prof. Clodoveo Ferri– è un’entità clinica caratterizzata dalla presenza di polmonite interstiziale (non infettiva) unitamente ad elementi che lasciano supporre la genesi autoimmune del quadro clinico, senza tuttavia soddisfare totalmente i criteri per la diagnosi di una chiara patologia autoimmune. Si tratta di una condizione morbosa intermedia fra le fibrosi polmonari isolate, di competenza pneumologica, e le malattie reumatologiche di natura autoimmune sistemica.Da qui la necessità di un approccio integrato che coinvolga differenti competenze medico-specialistiche. A Modena seguiamo un centinaio di pazienti affetti da questa patologia, la cui prevalenza è certamente sottostimata a causa della sua complessità diagnostica. L’attività del nostro gruppo di lavoro multidisciplinare (MaRP), forse unico a livello nazionale, mira alla definizione di linee guida diagnostico-terapeutiche dei pazienti con IPAF. E’ stato possibile realizzare questo studio pilota riguardante pazienti con IPAF grazie soprattutto all’esperienza maturata, come gruppo multidisciplinare, nella diagnosi e cura di ampie casistiche di pazienti con fibrosi polmonare idiopatica e malattie reumatiche infiammatorie sistemiche. La migliore definizione dell’IPAF come nuova entità clinica consentirà di dare una risposta terapeutica più articolata ed efficace ai nostri pazienti".

Clodoveo Ferri
Clodoveo Ferri
Fabrizio Luppi
Fabrizio Luppi
 
 
 
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