La medicina della riproduzione è stata al centro del secondo congresso modenese dal titolo "Hot topics in Medicina della Riproduzione" organizzato dalla Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico, diretta dal prof. Fabio Facchinetti giovedì 15 e venerdì 16 dicembre presso la Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134).
Il meeting ha voluto portare all'attenzione dei medici argomenti rilevanti per la nostra pratica clinica quotidiana e che sono per questo oggetto di interesse multidisciplinare (ginecologia, endocrinologia/andrologia, chirurgia, genetica, ostetricia).
Il meeting si è articolato in 6 sessioni: nella prima sono state illustrate la fisiologia della funzione ovarica, le cause patologiche di alterazione della stessa e le strategie più attuali di stimolazione ormonale. La seconda e la terza hanno affrontato i diversi strumenti diagnostici per il corretto inquadramento della donna infertile e su temi di grande attualità quale il ruolo delle patologie tiroidee, della carenza di vitamina D e delle infezioni nella gestione della paziente infertile. La quarta sessione è stata dedicata all'endometrio, entità essenziale nell'impianto embrionario eppure ancora largamente sconosciuta. Si è discusso della valutazione della sua recettività e delle strategie per migliorare il tasso di impianto embrionario in fecondazione in vitro. Da ultimo due sessioni dedicate a patologie sempre in bilico fra trattamento medico e chirurgico: i miomi e l'endometriosi.
"Sono circa 400 le nuove coppie che ogni anno si rivolgono al Policlinico di Modena - hanno spiegato Antonio La Marca e Simone Giulini, direttori del congresso - con un’età media della donna di circa 37 anni. Al Policlinico effettuiamo trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita di complessità variabile, di I, II e III livello (tecniche in vivo ed in vitro). Ogni anno vengono eseguiti circa 350 procedure di Fecondazione in Vitro (FIVET/ICSI) con una percentuale di circa il 30% di successo (nel 2015, 29% di gravidanze, che hanno portato alla nascita di 70 bambini), superiore alla media nazionale (nel 2013 in Italia, 26.3% di gravidanze). Il Policlinico è anche attrezzato con un efficiente programma di preservazione della fertilità in pazienti (uomini e donne) affetti da patologie oncologiche".
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