Armido Malavolti - Castelnuovo né Monti (RE) - è uno scrittore con cinque romanzi all'attivo e un giornalista che ha collaborato con la Gazzetta di Reggio e con tuttoMontagna. Armido ha scelto di raccontare in un romanzo, Christian & Giorgia dentro la leucemia infantile (Edizioni Elicon) la storia di Christian un bambino affetto da Leucemia Linfoblastica Acuta e curato dall'Oncoematologia pediatrica del Policlinico.
Il volume, con stile conciso e giornalistico, accompagna il lettore attraverso le fasi della malattia, dai cicli di chemioterapia aggressiva, alla terapia meno violenta ma comunque non esente da inconvenienti, fino alla guarigione. Un percorso lungo che è ancora più penoso quando tocca un bambino che dovrebbe pensare a giocare e divertirsi.
La storia di Christian non è solo quella del suo disagio di paziente ma è anche quella della sofferenza della sua famiglia e in particolare della sorellina Giorgia che a causa dell'allontanamento dei genitori - che dall'Appennino facevano la spola con Modena - ha sviluppato una forte dislessia in un momento storico caratterizzato anche dal terremoto emiliano del 2012.
Il libro racconta il supporto psicologico del reparto e quello di associazioni come ASEOP durante le terapie e della Fondazione Dynamo nelle fasi di riabilitazione e reinserimento scolastico.
La volontà dell'autore è stata quella di "Donare la storia della propria sofferenza per aiutare altri a trovare, sin da subito la speranza".
Questo volume costituisce un'eccezione nel panorama dei libri dedicati alla malattia, che di solito sono scritti dai genitori o dai pazienti. Malavolti, invece, pur essendo lo zio del padre di Christian si pone come un osservatore esterno che si basa sul diario della madre di Christian, Stefania, rendendo protagonista della storia tutta la famiglia, dando a ciascun attore la facoltà di esprimere emozioni e sentimenti.
"Oggi - commenta Monica Cellini, referente del reparto di Oncoematologia Pediatrica - la guarigione è possibile per molti bambini affetti da patologia oncologica grazie ai progressi della medicina. Come medici auspichiamo che sia una guarigione completa, non solo dal punto di vista clinico ma anche psicologico".
Parte del ricavato del volume sono devoluti ad ASEOP.
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