Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Policlinico News. Anno 3, n. 1, 1.3.2017

Nuovi incarichi in Azienda - Intervista al dottor Marco Barozzi

Gennaio è stato un mese di novità per la nostra Azienda. Tra queste, spicca la nomina del nuovo Direttore amministrativo e di due nuovi primari all’Ospedale Civile di Baggiovara.
L’Avvocato Lorenzo Broccoli è il nuovo Direttore Amministrativo che ha sostituito dal 6 febbraio il dottor Ivan Cavallo che è andato in pensione. Nuovi incarichi anche all’Ospedale Civile di Baggiovara alla guida di due importanti strutture di emergenza. La dottoressa Micaela Piccolidirige, dal 16 gennaio, l’U.O. di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie. Il dottor Marco Barozzi ha assunto dal 1 febbraio la guida dell’U.O. di Pronto Soccorso e Coordinamento emergenze traumatologiche.

Marco Barozzi
Marco Barozzi

Intervista a Marco Barozzi

Come di consueto, cominciamo con questo numero un breve tour di interviste dei direttori, cominciando dal dottor Marco Barozzi.

Lei si è formato a Modena, quindi per lei è stato un ritorno a casa. Come ha trovato l’Ospedale Civile dopo la sua assenza?
Come dice lei si è trattato di un vero e proprio “ritorno a casa”. Ho trovato un gran numero di operatori (infermieri, medici, tecnici, personale amministrativo) che hanno accolto questo ritorno con grande soddisfazione e molto piacere, per la qualità dei rapporti che mi era stato possibile instaurare con tutti coloro con cui avevo collaborato in passato. Tutte le realtà ospedaliere, di questi tempi, sono alle prese con un aumento della complessità dei problemi da risolvere a fronte di un’estrema povertà di risorse rispetto al passato. Ciò contribuisce ad acuire le sofferenze e a rendere più complicata la soluzione organizzativa dei problemi. Diciamo che, per i problemi che attualmente sono presenti all’Ospedale Civile, non ultimo quello della transizione dall’Azienda USL all’Azienda Ospedaliera, spero di riuscire a dare un contributo importante.

Quali sono le principali sfide della medicina d’urgenza di un grande ospedale come Baggiovara?
Le sfide principali per la Medicina d’Urgenza sono quelle legate alla mission dell’ospedale, che lo vede come terminale per l’intero territorio provinciale di tutte le patologie tempo-dipendenti (trauma grave, ictus e infarto miocardico) e hub per l’emergenza  e la complessità. E’ necessario perciò verificare, nell’ottica di un miglioramento continuo, il livello di integrazione con gli altri centri della provincia nell’ambito del Dipartimento Interaziendale di Emergenza Urgenza. E’ necessario anche che la medicina d’urgenza  si identifichi nel giusto ruolo che deve rivestire all’interno di un’organizzazione complessa come quella di un grande ospedale, e cioè quello di fungere da cerniera efficace ed efficiente tra il territorio ed i reparti ospedalieri, conservando la propria identità di reparto che è capace di offrire una risposta rapida alle urgenze e alle emergenze, di pervenire alla stabilizzazione e all’inquadramento dei processi patologici che si trova ad affrontare, di discriminare tra i pazienti che richiedono percorsi di trattamento lunghi e complessi e quelli che sono rapidamente gestibili. In definitiva, la sfida più grande è organizzativa e sta nella corretta interpretazione di questo ruolo centrale all’interno dei percorsi dei pazienti, tanto più difficile quanto più, con il passare degli anni, aumenta la complessità delle patologie di cui essi sono portatori.

Quali sono i suoi progetti nel breve  e nel medio periodo?
Il primo progetto che mi è stato affidato dalla Direzione è quello di riorganizzare, secondo i principi sopra enunciati, il reparto di Medicina d’Urgenza . Per fare questo è necessaria la collaborazione di tutti i reparti dell’ospedale, affinchè vengano condivisi i percorsi di ingresso e di uscita, oltre che di cura, di tutti i pazienti. In secondo luogo sarà necessario lavorare all’interno del DIEU, per ristabilire corretti principi di collaborazione tra tutte le strutture di Pronto Soccorso della provincia. Infine, mi preme riaggiornare in ambito ospedaliero e provinciale i percorsi del trauma grave, a cui mi sono dedicato in tutta la mia vita professionale e per i quali, per questo, sono in possesso di una competenza particolare.

Dal punto di vista della rete di emergenza quanto è importante l’integrazione a livello provinciale e come è possibile implementarla?
Come ho accennato sopra, ritengo che tale integrazione sia uno dei pilastri su cui si fonda il funzionamento rete. Assieme ai colleghi della provincia mi sono formato, e questo percorso di formazione comune è stato fondamentale per conoscersi a fondo e lavorare secondo principi condivisi, fondamentalmente legati al modello Hub & Spoke che è stato sviluppato a livello regionale e provinciale negli ultimi 15 anni. Non ho dubbi sul fatto che la collaborazione tra gli ospedali della rete di Modena, che è sempre stata un vanto per tutti noi, possa continuare e addirittura migliorare in futuro.

 
Lorenzo Broccoli
Lorenzo Broccoli
Micaela Piccoli
Micaela Piccoli
 
 
 
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