Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
Versione stampabile della pagina

Baggiovara: Frattura del femore nell'anziano, come ottimizzare la gestione

Sabato 25 marzo 2017, Sala Vecchiati, Ospedale Civile di Baggiovara

L’anziano fratturato di femore rappresenta una sfida per le attuali organizzazioni sanitarie. Considerata la rilevante incidenza di questa frattura nei pazienti geriatrici ne consegue un’elevata richiesta di assistenza sanitaria in pazienti fragili. Soprattutto in questi malati la frattura di femore può alterare in maniera significativa l’autonomia del paziente, favorire lo sviluppo di complicanze e compromettere l’aspettativa di vita. Il conseguente impatto economico e sociale assume dimensioni considerevoli e potenzialmente ancor più rilevanti in un prossimo futuro in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione. 
L’anestesista ha un ruolo centrale nella gestione del paziente anziano con frattura di femore essendo parte attiva non solo nel periodo intra-operatorio, ma anche nella fase di preparazione del paziente e nella gestione del dolore post-operatorio; fasi tutte determinanti per consentire la migliore ripresa funzionale e ridurre le complicanze. Per tale ragione il convegno “Frattura di femore nell’anziano: come ottimizzare la gestione” è stato identificato come l’evento annuale del gruppo di studio Anestesia in Ortopedia della SIAARTI. 
Obiettivo principale dell’evento è ottimizzare la gestione del paziente anziano fratturato di femore alla luce delle più attuali evidenze della letteratura scientifica in campo anestesiologico. Il periodo perioperatorio rappresenta infatti uno stress notevole per il paziente fragile ed in tale contesto un’opportuna condotta anestesiologica può proteggere il malato dallo sviluppo di complicanze, può favorire il recupero funzionale e può contribuire a preservare l’autonomia della persona. Tuttavia, considerata la complessità di gestione di questi malati, si è promossa la partecipazione dei diversi professionisti coinvolti per favorire una visione d’insieme.
L’approccio da ritenersi vincente prevede una collaborazione multidisciplinare per garantire ai pazienti il massimo delle specifiche competenze specialistiche. In tale contesto, considerata la fragilità dei pazienti, l’attenzione ad ogni fattore modificabile può, se adeguatamente gestita, migliorare l’outcome. La presenza di relatori di diverse discipline ambisce anche a favorire l’affiatamento e la collaborazione tra i professionisti per ottimizzare il lavoro di squadra a vantaggio dei pazienti e di una migliore consapevolezza dei reciproci ruoli.

 
 
 
Torna a inizio pagina