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Policlinico NewsLetter. Anno 1 n. 2

Le fiabe del silenzio: laboratori didattici con i bambini di Pediatria

Medici, autori e insegnanti
Medici, autori e insegnanti

Lo Spazio Scuola e Spazio Incontro del Policlinico sono luoghi in cui i bambini ricoverati possono incontrare il mondo che li circonda, leggendo, giocando e studiando. Per questo motivo è sembrato naturale aderire ai laboratori proposti da Marcello Valli e Maria Pia (Mapi) Federici, autori del volume illustrato “Le fiabe del Silenzio” realizzato da un gruppo di club Rotariani facenti capo al Rotary Club Gattinara in Piemonte.Il libro è una raccolta di favole nate tra i bambini sordi del Burkina Faso e ci mostra un volto inconsueto di un’Africa priva di ogni forma di violenza; leggerle ci porta ad apprendere che chi possiede una diversità è in grado di arricchirci. La favole sono state scritte nel centro Eiffatà di Saaba in Burkina Faso dove si accolgono i bambini sordi del paese per offrire loro un istruzione che gli permetta di affrontare il mondo che li circonda.

L’iniziativa è stata presentata il 21 ottobre presso lo Spazio Incontro del Policlinico, alla presenza del prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Struttura di Pediatria, della dott.sa Monica Cellini, Commissione Benessere Bambino della Pediatria,della prof.sa Elisabetta Genovese, referente per la sordità infantile presso la Struttura di Otorinolaringoiatria, Marcello Valli autore del volume Fiabe del Silenzio, Maria Pia (Mapi) Federici illustratrice del libro e organizzatrice dei laboratori, Carla Ferri, Marisa Sverberi, Ivana Carri, Francesca Prampolini insegnantidello Spazio Scuola e Spazio Incontro.

Il Rotary ha stampato a sue spese 1.200 copie (alcune in italiano ed altre in francese) che sono state regalate in varie occasioni a diversi soggetti sia in Italia sia in Burkina Faso: organizzazioni missionarie, gruppi di volontariato locali, associazioni per il sostegno dell'handicap, volontari nel sostegno scolastico dei bambini sordi. Alcuni soci rotariani
hanno effettuato donazioni per i bambini del centro Eiffatà del Burkina sotto forma di medicinali, materiale didattico e ludico appositamente acquistato.

Sono andato in Burkina Faso col Rotary per testare alcuni libri che avevamo donato al centro per la sordità infantile di Eiffatà – racconta Marcello Valli, autore di Fiabe del SilenzioDurante il nostro soggiorno abbiamo raccolto i racconti che i bambini ci facevano attraverso il linguaggio dei segni. Ho così pensato di raccogliere questa testimonianze in un volume illustrato dove i bambini fossero protagonisti. Per questo ho coinvolto Mapi che ha avuto l’idea dei laboratori che sperimenteremo qui al Policlinico.
In questo contesto faremo interagire i bambini ricoverati con ragazzi di una quinta della scuola primaria. Saranno loro a costruire con i disegni la loro storia, inserendo i personaggi nell’ambientazione da loro scelta. Il risultato sarà un collage di immagini che rappresenterà la storia da loro pensata, un modo per liberare la loro creatività
”. Marcello Valli ha voluto donare al Policlinico una trentina di libri per utilizzarli a scopo didattico e di svago all’interno dello Spazio Scuola e Spazio Incontro. L’illustratrice del
libro Mapi Federici
, volontaria degli spazi ludico-educativi presenti all’interno della Pediatria, si è resa disponibile, insieme alle insegnanti, per organizzare due giornate di laboratori creativi aventi come oggetto le fiabe narrate dal libro. Lo scopo è avvicinare bambini normodotati alla realtà dell’handicap in senso lato. Inoltre grazie a Teodora, biblioteca ospedaliera tra le prime realtà di questo tipo presenti sul territorio nazionale, si è allargata l’iniziativa alla città riproponendo lo stesso laboratorio alla Biblioteca Delfini.

Abbiamo accolto la proposta con entusiasmo – ha spiegato il prof. Lorenzo Iughetti,  Direttore della Pediatria del Policlinico – perché siamo convinti che un reparto pediatrico debba cogliere tutte le occasioni per rapportarsi con la città e il territorio perché i nostri bambini non devono sentirsi isolati, diversi, ma inseriti in tessuto culturale consono alla loro età.”

 

Gabriele Sorrentino

 
 
 
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