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Policlinico NewsLetter. Anno 2 n. 1

Intervista ai nuovi primari: Frank Lohr (Radioterapia)

Frank Lohr
Frank Lohr

Si è insediato ufficialmente il 1 gennaio, l’ultimo nuovo acquisto del Policlinico. Si tratta di Frank Lohr, nuovo direttore della Radioterapia oncologica nato a Ziegenhain in Germania nel 1966, proveniente dal Dipartimento di Radioterapia presso il Centro Medico Universitario di Mannheim, Università di Heidelberg (sempre nel Baden-Württemberg). Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi e ci ha rilasciato, in ottimo italiano, questa breve intervista.
1) Dottor Lohr, è passato poco più di un mese dal suo insediamento: che clima ha trovato al Policlinico?
Ho trovato un clima estremamente collaborativo, dove è la norma lavorare in maniera collegiale. In ogni contesto ho incontrato professionisti altamente qualificati
2) Quali sono i suoi progetti per implementare e rafforzare il ruolo dell’Unità operativa da Lei diretta?
Il mio lavoro deve consistere, soprattutto, nel consolidare i punti di forza di una struttura che è ha una lunga e proficua tradizione. Tra questi punti di forza vi sono l’alto livello di competenza tecnica, ma anche l’integrazione con le altre Strutture di ambito oncologico in un’ottica di approccio multidisciplinare.
3)  Ha da raccontarci un aneddoto o una curiosità sui primi giorni della sua esperienza modenese?
Può sembrare uno stereotipo, ma non lo è. Sto davvero affrontando una vicenda che è nuova per me: la dipendenza dai tortellini in brodo!
4)  Come vede la medicina del futuro nella sua specialità
La Radioterapia sarà sempre più mirata e per questo meno invasiva. L’evoluzione tecnologica ci permetterà di impostare cicli di terapie con sempre minori livelli di tossicità e maggiore efficacia in combinazione con i trattamenti delle altre specialità che curano i pazienti oncologici.

 
 
 
 
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