Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Neoplasia del polmone: un monitor donato dal Rotary club Modena Muratori e Fondazione Rotary al Policlinico di Modena

Uliano Morandi, Marco Ronco, Elena Romanò, Iv
Uliano Morandi, Marco Ronco, Elena Romanò, Iv

Importantedonazione del Rotary Club Modena Muratori e della Fondazione Rotaryalla Struttura Complessa di Chirurgia Toracica del Policlinico, diretta dalprof. Uliano Morandi. Nei giorni scorsi è stato consegnato allastruttura un monitor con carrello che ha completato l’apparecchiatura,già acquisita dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico per la video-toraco-scopia,cioè per gli interventi di chirurgia video assistita e mininvasiva diresezioni polmonari maggiori. Alla consegna erano presenti, per il RotaryClub Modena Muratori e la Fondazione Rotary, la Presidente dott. ElenaRomanò e il Presidente della Commissione Fondazione sempre del Club,l’Ing. Marco Ronco, accolti dal Direttore generale, dott. Ivan Trentie dal prof. Morandi. Il monitordonato è prodotto da Storz ed è dotato di schermo piatto a 26 pollici in HD,montato su un carrello a due ripiani con sistema 3D che consente di configurareal meglio il layout di sala operatoria. Lavorando in chirurgia mininvasivatramite telecamere inserite nel campo operatorio tramite piccoli fori, inalcuni interventi chirurgici 2 operatori sono uno di fronte all'altro, poterdisporre di 2 sistemi di visione permette ai 2 chirurghi di potersi posizionarenel modo migliore ed avere la visione più favorevole. Ogni chirurgo ha adisposizione il suo display, nella posizione più adatta, pur vedendo entrambilo stesso campo operatorio.

 

“Desidero ringraziare il Rotary club ModenaMuratori e la Fondazione Rotary per la sensibilità mostrata, ancora una volta,nei confronti del Policlinico in un settore, quello della lotta al tumore alPolmone, che è una delle patologie più gravi per la quale il nostro ospedale èil punto di riferimento a livello provinciale – ha commentato il Direttoregenerale, dott. Ivan Trenti – Grazieal Rotary possiamo assicurare ai nostri pazienti interventi più sicuri e menoinvasivi.” 
“Grazie a questo strumento – ha spiegatoil prof. Uliano Morandi – lanostra apparecchiatura per la videotoracoscopia si può considerare completaperché può contare su un secondo monitor ad alta definizione che permette alsecondo componente dell’equipe di partecipare attivamente alle fasidell’intervento. L’intervento può essere registrato a beneficio dei medici informazione che possono seguirne l’esecuzione e migliorare la propria curva diapprendimento, fattore decisivo in unospedale di insegnamento come il nostro”.
La videotoracoscopia è il futurodegli interventi di resezione polmonare maggiore che ad oggi costituisce l’armapiù importante nella lotta al tumore polmonare, una delle neoplasie più graviche colpisce migliaia di nuovi individui ogni anno in Italia, in una fasciad’età sempre più giovane, interessando soprattutto, ma non solo, soggettifumatori di ambo i sessi.  Questa tecnicachirurgica può essere applicata al momento solo nei casi di cancro del polmonein stadio iniziale. In Provincia di Modena tutti gli anni vengonodiagnosticati circa 500 nuovi casi di tumore di cui solo il 20% operabili.“Questo dato – conclude Morandi– dimostra l’importanza di due elementifondamentali quali la prevenzione e la diagnosi precoce, nei quali il SistemaSanitario provinciale ha da tempo dimostrato grande sensibilità con lacreazione di percorsi dedicati, tesi a ridurre l’incidenza della malattie”. 
Tra i percorsidedicati al tumore polmonare c’è, per il Policlinico, ilPercorsodiagnostico-terapeutico per le neoplasie dell’area toracica, attivo dal 2007,dove i pazienti possono contare su un’equipe multidisciplinare dedicata. Diesso fanno parte specialisti di tutte le discipline medico-chirurgiche -Pneumologi, Chirurghi Toracici, Oncologi, Radioterapisti, Radiologi, Patologi,Fisiatri – che mettono le loro specifiche competenze al servizio del paziente.L’adozione di un approccio interdisciplinare e multidisciplinare nella gestionedel tumore ha dimostrato di poter fornire con maggiore probabilità trattamentiottimali con migliori risultati. 
“Siamolieti – hanno concluso Elena Romanò e Marco Ronco– che il Rotary e la Fondazione possanosupportare ancora una volta la comunità modenese con piccole ma significativeopere che contribuiscono al miglioramento della qualità

 
 
 
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